Gen 122019
Carnevale in Sardegna: tra folclore e tradizione

Carnevale in Sardegna: sa Prima Essia a Ottana (foto Antonio Crisponi)

Il Carnevale in Sardegna è una festa che mette insieme folcore, cultura e tradizione, e che mette insieme mille volti affascinanti. A seconda della zona il carnevale sardo prende un nome diverso: Carrasegare, Carrasecare e Carrasciali sono infatti solo alcuni dei nomi con i quali viene chiamato.

Il Carnevale in Sardegna è una festa assolutamente da non perdere, che può essere raccontata attraverso i volti delle bellissime maschere sarde, che proprio in questa occasione fanno la loro prima apparizione dell’anno (sa prima essia in sardo).

La bellezza e la particolarità del Carnevale in Sardegna è la diversità da zona a zona, che lo rende sempre unico ed affascinante. Nel cuore dell’isola, in Barbagia, si può assistere ai riti ancestrali del carnevale barbaricino, mentre in altre zone (come ad esempio Oristano) si può assistere a spettacolari esibizioni equestri che celebrano il cavallo, un elemento fondamentale dell’antica vita agropastorale. E non mancano ovviamente i carnevali con i carri allegorici, con rassegne spettacolari, colorate e vivaci (uno dei più belli è quello di Tempio).

La Sardegna non è solo mare e spiagge ed è fantastica da visitare anche in queste occasioni. Siete pronti a scoprire qualcosa di più?

Le date del Carnevale in Sardegna

In Sardegna il Carnevale inizia tradizionalmente con la festa dei fuochi di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, per poi concludersi come da tradizione nel mercoledì delle Ceneri.

Secondo leggenda, Sant’Antonio discese agli inferi per rubare con l’inganno una scintilla incandescente, la nascose in un bastone cavo e la donò agli uomini, che ne ricavarono luce e colore per riscaldare la terra. Ancor oggi in circa cento paesi della Sardegna, per omaggiare il santo, si celebra lo spettacolare rito ancestrale di Sant’Antoni de su fogu. In questo affascinante connubio tra sacro e profano, questi grandi falò che vengono accesi nelle piazze dei paesi illuminano le notti di gennaio.

Carnevale in Sardegna

Sono veramente tanti gli appuntamenti del Carnevale in Sardegna. Noi proviamo a citarne alcuni, partendo da quelli della Barbagia, che come detto iniziano nella notte tra il 16 ed il 17 gennaio, quando vengono accesi i falò in onore di Sant’Antonio.

Mamoiada

A Mamoiada, in Barbagia, si può assistere ad uno dei carnevali più belli ed affascinanti dell’isola che attira ogni anno migliaia di turisti. Per festeggiare Sant’Antoni e su ‘ou viene accceso un falò in ogni quartiere del paese barbarico, attorno ai quali si lanciano in una danza ancestrale le maschere dei Mamuthones accompagnati dagli Issohadores.

Se capitate dalle parti di Mamoiada visitate il bellissimo Museo delle Maschere. Il Museo vuole essere un luogo di contatto tra l’universo culturale di questo piccolo paese della Sardegna, nota in tutto il mondo per le sue maschere tradizionali, e le regioni mediterranee che, attraverso le rappresentazioni e le maschere di Carnevale, svelano una comunione di storia e di cultura.

Ottana

Nel paese di Ottana si festeggia s’Ogulone de sant’Antoni ed anche sa prima essia (la prima uscita) dei Boes Merdules, le maschere tradizionali di questo paese barbaricino. Si tratta di una festa che affonda le sue radici nel mondo sardo arcaico mettendo in evidenza i valori della cultura agropastorale.

Il grande fuoco in onore di Sant’Antonio viene acceso in piazza San Nicola, davanti alla bella cattedrale romanica. Dopo la benedizione del fuoco fanno il loro ingresso le maschere tradizionali del Carnevale di Ottana, ed in quel momento il sacro si unirà al profano in un rito affascinante.

Carnevale in Sardegna: sa Prima Essia a Ottana
Carnevale in Sardegna: sa Prima Essia a Ottana (foto Antonio Crisponi)

Orotelli

Restiamo ancora in Barbagia ed andiamo ad Orotelli. Qui il carnevale ripropone in chiave grottesca il rapporto dell’uomo con la natura. Qui i protagonisti sono i Thurpos, degli orbi con visi ricoperti di fuliggine e vestiti di orbace nera. Le maschere tradizionali di Orotelli danno vita a riti propiziatori e ancestrali, inscenano diverse situazioni legate all’antica tradizione contadina.

Sadali

Nel paese di Sadali potete assistere a is Foghidonis. L’evento si svolge il 20 e 21 gennaio e che chiude la saga dei fuochi in Sardegna. Anche in questo caso vengono accesi dei giganteschi falò in onore di Sant’Antonio e San Sebastiano e fanno la loro prima uscita la maschera de s’Urtzu e quella di su Pimpirimponi. Per maggiori informazioni visitate la pagina facebook dell’evento.

Is Foghidonis a Sadali
Is Foghidonis a Sadali

Oristano

Sulla costa occidentale della Sardegna, ad Oristano, va in scena la Sartiglia. Si tratta di una delle manifestazioni carnevalesche sarde più spettacolari e coreografiche, ed è anche una delle più antiche giostre equestri del Mediterraneo. Il protagonista della Sartiglia e “Su Componidori” che ha come obiettivo quello di centrare con una spada il bersaglio, una stella dorata, che viene appesa a mezz’aria per mezzo di un nastro verde.

Tempio Pausania

Il carnevale più divertente ed irriverente è senza dubbio quello di Tempio Pausania. Qui il carnevale inizia il giovedì grasso con l’entrata trionfale in città del Re Giorgio, rappresentato da un fantoccio. La domenica si celebra il matrimonio tra Re Giorgio e la popolana Mannena, di solito abbigliata in modo audace. Come vuole la tradizione, Mannena darà al re un figlio che sarà Re Giorgio per il successivo carnevale.

La sfilata dei carri allegorici del carnevale tempiese risale al 1956. Il protagonista è Re Giorgio, che rappresenta il potere in tutte le sue forme.

Gastronomia

Ovviamente ogni carnevale che si rispetti deve avere i suoi dolci tipici. In Sardegna per carnevale si mangiano le frittelle, che a seconda della azona dell’isola prendono un nome diverso: nel campidano si chiamano zippulas, nel Logudoro ed in Barbagia prendono il nome di cattas, mentre in sassaresee gallurese sonochiamate frisgioli.


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