Set 122021
Escursione al Seceda, ai piedi del gruppo delle Odle

Il Monte Seceda, con i suoi a 2.518 metri di altezza, è il punto panoramico più alto della Val Gardena. Vi raccontiamo la nostra escursione partendo da Santa Cristina e salendo a Col Raiser.

Quella al Monte Seceda è stata l’escursione più impegnativa ed entusiasmante della fantastica settimana che abbiamo trascorso in Val Gardena l’ultima settimana di luglio 2021. Siamo partiti con il sole e abbiamo finito la giornata in mezzo ad un temporale, che per fortuna ad un certo punto ci ha dato tregua. L’avventura è stata comunque bellissima, perché passeggiando in questa zona del bellissimo Parco Naturale Puez-Odle abbiamo potuto godere di panorami fantastici.  Durante la salita, ma soprattutto una volta arrivati a 2.500 metri di quota, ci siamo trovati di fronte il Sella, il Sassolungo e l’Alpe di Siusi. Un vero spettacolo!

Venite insieme a noi a scoprire il nostro itinerario che ci ha portato fino alla vetta!

Escursione al Seceda

Il giorno dell’escursione le previsioni meteo per il pomeriggio non erano molto buone, così siamo partiti di mattina presto dal nostro alloggio a Santa Cristina Val Gardena. In pochi minuti siamo arrivati alla cabinovia di Col Raiser, che avevamo già utilizzato lo scorso anno in occasione della nostra prima visita in Val Gardena, e siamo saliti fino alla stazione a monte (il prezzo per il viaggio salita/discesa è di 23€ per gli adulti e di 15€ per i ragazzi fino a 13 anni). Appena usciti dalla stazione della cabinovia ci siamo girati ed abbiamo buttato l’occhio verso il Sassolungo: la vista era semplicemente spettacolare!

Via fino al balcone panoramico Unesco

La prima tappa dell’escursione ci ha portati fino al Balcone Panoramico Unesco (sapete che dal 2009 le Dolomiti fanno parte del Patrimonio Mondiale UNESCO?), che si trova a 2.200 metri di altitudine. Dalla stazione a monte di Col Raiser ci siamo incamminati sul sentiero n°1 e siamo saliti abbastanza velocemente verso questo magnifico posto che avevamo già visitato anche lo scorso anno. La posizione panoramica che spazia su diverse cime e comprensori, regala una vista mozzafiato sulle Odle, sul gruppo del Sella, su Sassolungo e Sassopiatto ed infine il sul Catinaccio.

Sulle rampe per arrivare al Balcone Panoramico Unesco
Sulle rampe per arrivare al Balcone Panoramico Unesco

Fino alla Baita Troier

Dopo esserci lasciati alle spalle il Balcone Panoramico Unesco abbiamo iniziato a scendere in mezzo ai prati per tornare fino al sentiero n°1A, ed a quel punto è iniziata la salita verso la Baita Troier. Il percorso è agevole e piacevole, solo con qualche piccolo “strappettino”. Lungo l’itinerario abbiamo costeggiato anche il piccolo lago alpino Lech da Iman, uno dei tanti piccoli laghi alpini che si trovano in quest’area, che si crearono dopo l’ultima era glaciale. Dal lago, che si trova ad un’altitudine di circa 2.200 metri, abbiamo continuato il nostro percorso fino ad arrivare al Rifugio Troier, dove abbiamo colto l’occasione per fare uno spuntino e una pausa rilassante.

Ci siamo seduti nella terrazza naturale di questa deliziosa baita alpina, che offre una stupenda vista panoramica, ed abbiamo ordinato un favoloso Buchteln con crema alla vaniglia (è un dolce tradizionale dell’Alto Adige) ed uno yogurt fatto in casa condito con frutti di bosco. Inutile dire che entrambi i piatti erano favolosi! Di fianco alla baita c’è anche un’area giochi per i bambini ed un piccolo zoo con alcuni animali, tra cui alpaca, capre e conigli. Ovviamente Sofia e Matilde non hanno perso l’occasione per accarezzare e dare da mangiare a questi piccoli animali.

Buchteln con crema alla vaniglia
Buchteln con crema alla vaniglia

La Forcella Pana

Il tratto più faticoso dell’escursione è stato quello che dalla Baita Troier ci ha portati fino alla Forcella Pana. Per raggiungerla bisogna fare una piccola deviazione e salire lungo il sentiero n°6, che è molto ripido. A soffrire più di tutti è stata Matilde, che con le sue gambette corte ha dovuto fare qualche sosta lungo il percorso per riposarsi, ma alla fine è arrivata anche lei alla Forcella Pana!

Lo scenario è semplicemente fantastico, perché da qui si possono ammirare in tutto il loro splendore le Odle, uno dei soggetti fotografici più amati delle Dolomiti. Sembrava di poterle toccare! Ovviamente non sono mancate le foto di rito in questo quadro naturale che tutto il mondo ci invidia!

Salendo verso il Seceda
Salendo verso il Seceda

Finalmente Seceda

Il punto di arrivo della nostra escursione era lì a portata di mano. Abbiamo ripreso il cammino su un sentiero molto tranquillo ed abbiamo ripreso a salire. Dopo essere passati di fronte alla stazione a monte della seggiovia del Fermeda, siamo finalmente arrivati alla croce di vetta del Monte Seceda, ad un’altitudine di 2.519 metri (la quota più alta che abbiamo toccato durante la nostra vacanza in Alto Adige). Le nuvole e la nebbia mosse dal vento cambiavano lo sfondo che avevamo di fronte di minuto in minuto, ma siamo riusciti comunque a godere di una vista panoramica spettacolare sulla Val Gardena. Sotto di noi avevamo Ortisei e l’Alpe Rasciesa, mentre dall’altra parte della vallata svettava l’Alpe di Siusi, affiancata dal Sassolungo e dal Sassopiatto. Girando in senso antiorario abbiamo poi incontrato con lo sguardo prima il Sella, poi il Gruppo delle Odle e del Puez ed anche la Val di Funes.

Sulla cima del Seceda
Sulla cima del Seceda

Baita Sophie per un pranzo super

Per il pranzo siamo capitati un po’ per caso alla favolosa Baita Sophie. Avevamo letto le ottime recensioni, ma quando siamo partiti non avevamo ancora ben chiaro dove ci saremo fermati per il pranzo, anche perché quando non abbiamo vincoli noi ….. ci si ferma quando si ha voglia! Questa baita è veramente spettacolare per la posizione, per la buonissima cucina tradizionale altoatesina, ed anche per il servizio attento e gentile. La baita è la meta ideale per escursionisti, arrampicatori, appassionati di mountain bike e per gli amanti della natura, quindi vi consigliamo di inserirla nel vostro itinerario se vi capita di salire da queste parti!

tris di canederli
Tris di canederli alla Baita Sofie

In mezzo alla tempesta

Dopo il pranzo, dopo essere usciti dalla Baita Sofie Hütte, il tempo sembrava un po’ minaccioso. Noi ce la siamo presa comunque comoda, e ci siamo fermati davanti alla baita per qualche foto e per ammirare il panorama.

Poi, noncuranti della possibile tempesta che poteva arrivare, abbiamo deciso di iniziare la nostra discesa verso Col Raiser. Ovviamente dopo appena un minuto siamo stati presi in pieno dal temporale! Abbiamo provato ad infilarci di volata mantelle, K-Way, ad aprire gli ombrelli, ecc….. ma alla fine abbiamo capito che c’era solo una cosa da fare: tornare di corsa alla baita! Col mangiare sullo stomaco ci siamo fatti questa corsa sotto l’acqua e siamo tornati all’ingresso  letteralmente fradici.

Alla baita sono stati gentilissimi e ci hanno riaccolti all’interno. Abbiamo quindi sfruttato l’occasione per mangiarci un paio di dolci. Poi, dopo che ci siamo dati una sistemata, ci siamo rimessi in viaggio.

Sulla vetta del Seceda

Rientro alla base

La discesa fino alla cabinovia a monte di Col Raiser è stata molto piacevole. Nonostante le nuvole veleggiassero ancora sopra di noi, siamo riusciti a completare il percorso in discesa incontrando solo qualche goccia di pioggia (niente in confronto a quello che ci eravamo trovati di fronte poco prima). L’unica che se l’è goduta di meno è stata la Matilde, che era ancora un po’ traumatizzata dalla tempesta nella quale eravamo capitati poco prima.

Quando siamo arrivati alla stazione della cabinovia era già pomeriggio inoltrato, ed allora dopo qualche ultima foto abbiamo deciso di fare ritorno alla base. La giornata è stata fantastica!

Le alternative per salire al Seceda

Ci sono anche altri modi per salire fino alla cima del Monte Seceda. Partendo da Ortsei si può facilmente arrivare fino in vetta prendendo la comoda funivia Seceda, che parte dal paese e che prevende un punto di scambio a Furnes. La funivia è piuttosto cara per la doppia tratta andata/ritorno, ed ha un costo di 35€ per gli adulti e di 17,50€ per i bambini. Per una famiglia di 4 persone con 2 adulti e 2 bambini ci vogliono 105€, mica poco!

Chi ha tanta voglia di camminare può scegliere di salire a piedi può iniziare la sua escursione dopo aver lasciato la macchina al parcheggio Praplan. Da lì bisogna seguire il sentiero n°4 fino a Col Raiser e poi seguire uno dei tanti itinerari (come quello che abbiamo scelto noi) per raggiungere il Seceda.

Viste dal Seceda
Viste dal Seceda

Dove si trova il Seceda

Ecco qua di seguito la posizione su Google Maps della cima del Monte Seceda. Come detto ci sono tantissime opzioni per raggiungerla, non dovrete far altro che trovare quella che più si adatta alle vostre esigenze. Comunque per non perdervi impostate le coordinate qua sotto sul vostro smartphone o su un navigatore satellitare se lo avete!


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