Oggi è il World Pasta Day, la Giornata mondiale della pasta! Dal 1998, ogni 25 ottobre si festeggia questa ricorrenza, in quanto la pasta è considerata un cibo universale, ricco di storia e cultura, sempre più simbolo di una sana alimentazione. E visto che a noi piace viaggiare, proviamo a fare un velocissimo giro dell’Italia per vedere quali sono i formati di pasta tipici di alcune regioni italiane.
Siete pronti? Andiamo!
Toscana: i pici
Partiamo ovviamente dalla Toscana per onorare nel migliore dei modi questo World Pasta Day! Fiore all’occhiello della tradizione gastronomica della nostra regione sono i pici, un tipo di pasta che ha origini etrusche. A primo impatto possono sembrare dei normali spaghetti, ma sono più larghi e si preparano con farina, acqua e sale.
Tra i vari condimenti, uno dei più famosi sono i pici alle briciole, originari di Montepulciano. Nel paese toscano famoso anche per il vino, i pici sono conditi con mollica di pane, aglio e peperoncino. Sono ottimi anche i pici all’aglione, con diversi spicchi d’aglio, pomodori, olio e peperoncino.
Sardegna: i malloreddus
La seconda tappa non potevamo non farla in Sardegna, dove troviamo i malloreddus, comunemente conosciuti anche come “gnocchetti sardi“. Questo tipo di pasta ha la forma di conchiglie rigate ed è preparata con un impasto a base di farina di semola e acqua. I malloreddus sono tipici soprattutto della zona del Medio Campidano, dove si preparano gli squisiti malloreddus alla campidanese, che vengono conditi con un sugo di pomodoro a base di salsiccia sarda, zafferano e pecorino sardo fresco.
Liguria: le trofie
Chi non ha mai mangiato le trofie al pesto alzi la mano! Ora andiamo in Liguria, dove la specialità sono le trofie, un tipo di pasta artigianale di forma allungata, sottile e arricciata, che viene preparata con un impasto di farina di grano, acqua e sale. Ovviamente il condimento più adatto per questo tipo di pasta è il pesto alla genovese, ma le trofie sono buone anche con molti altri tipi di sughi.
Lazio: i bucatini
Scendiamo verso il Lazio, dove troviamo diversi formati di pasta molto interessanti adatti a celebrare il World Pasta Day. Tra questi quelli che preferiamo sono i bucatini, ovvero degli spessi spaghetti di grano duro bucati all’interno (ed è proprio da questa caratteristica che prendono il nome). Tra le ricette tradizionali del Lazio la più famosa è quella dei bucatini all’amatriciana, conditi con sugo di pomodoro e guanciale, che abbiamo mangiato anche nel corso del nostro ultimo viaggio a Roma. Ma non solo male nemmeno i bucatini alla carbonara. Noi quando capitiamo nel Lazio mangiamo spesso anche i famosi rigatoni cacio e pepe, conditi con il buonissimo pecorino romano.
Puglia: le orecchiette
La pasta per eccellenza tipica della Puglia sono le orecchiette. Il nome di questo tipo di pasta deriva dalla loro forma, che richiama appunto delle piccole orecchie. Le orecchiette si preparano con farina, acqua e sale. La tradizione pugliese vuole che questa pasca fresca venga condita con le cime di rapa.
Campania: i paccheri
Una pasta che ci piace particolarmente sono i paccheri, originari della tradizione napoletana. Questo tipo di pasta a base di semola di grano duro assomiglia molto ai maccheroni, ma sono molto più grandi. Il condimento più famoso per questo tipo di pasta è quello dei paccheri alla sorrentina, dove la pasta viene condita con pomodori San Marzano, mozzarella, caciocavallo grattugiato e basilico. I paccheri sono ottimi in generale con tutti i sughi corposi, come ad esempio il ragù, oppure anche con la ricotta.
Piemonte: gli agnolotti
Risaliamo velocemente verso il Piemonte, dove troviamo gli agnolotti, una specialità di pasta ripiena tipica delle province di Asti e Alessandria. Gli agnolotti sono una pasta all’uovo di forma quadrata, farcita da carne brasata, uova, parmigiano e noce moscata. Tradizionalmente vengono serviti in brodo, oppure conditi con sugo ristretto di ragù di carne.
